
Il modello “integrato” di Medicina del Lavoro
9 Aprile 2025
Il lungo silenzio del corpo PARTE 2
9 Aprile 2025Maria, Manager, 42 anni, si presenta con dolori muscolari e persistenti da mesi. “Improvvisamente”, diceva lei, “il mio corpo ha smesso di funzionare come dovrebbe.” Attraverso un’attenta esplorazione, emerge che il vero inizio della storia risale a 12 anni prima. All’epoca, Maria aveva ricevuto una promozione importante che l’aveva portata a trasferirsi in una nuova città. Un momento di trionfo professionale che celava, nel suo nucleo, il seme di un profondo paradosso: la ricerca del successo come via per l’autorealizzazione stava silenziosamente ponendo le basi per un futuro auto-sabotaggio. I primi 5 anni rappresentarono la fase di compensazione iniziale. Maria aveva costruito la sua nuova vita intorno al lavoro con metodica precisione. Le lunghe ore in ufficio venivano razionalizzate come necessarie per la carriera, mentre l’isolamento sociale veniva mascherato da scelta strategica per il successo professionale. Il corpo, inizialmente, sembrava sostenere questo ritmo grazie a un’intensa attività fisica che fungeva da valvola di sfogo e, contemporaneamente, da ulteriore strumento di controllo. Nel quinquennio successivo, questa architettura di compensazione iniziò a mostrare le prime crepe, anche se quasi impercettibili. Il sonno richiedeva più ore per essere ristoratore, il caffè diventava un compagno sempre più necessario, e le tensioni muscolari iniziavano a far capolino nella routine quotidiana. Maria, tuttavia, continuava a mantenere quello che lei chiamava “il controllo della situazione”, ignorando sistematicamente questi primi segnali di allarme. Gli ultimi due anni prima della consultazione videro un’accelerazione del processo di deterioramento: i dolori muscolari, da sporadici, diventarono più frequenti.