Durante le sedute iniziali, abbiamo dedicato tempo a ripercorrere gli ultimi dodici anni della sua vita, non come semplice cronologia di eventi, ma come un paesaggio emotivo e corporeo. Attraverso diverse tecniche ho guidato Maria nell’esplorazione delle sensazioni fisiche che emergevano mentre raccontava i momenti chiave della sua storia. Questo ha permesso di identificare i primi segnali del corpo che erano stati ignorati o razionalizzati. Un momento cruciale è avvenuto quando, durante una seduta, Maria stava descrivendo il suo successo professionale. Ho notato una tensione crescente nelle sue spalle e l’ho invitata a prestare attenzione a questa manifestazione corporea. Inizialmente ha cercato di minimizzare, dicendo “È solo stress normale”, ma quando l’ho incoraggiata a restare con quella sensazione, è emerso un ricordo significativo: il momento in cui, dodici anni prima, aveva dovuto lasciare la sua città e le sue relazioni significative per la promozione.