
La storia di Giuseppe, un grave caso di ipertensione maligna. Parte 9.
16 Aprile 2025
La storia di Giuseppe, un grave caso di ipertensione maligna. Parte 11.
16 Aprile 2025Durante il percorso di Medicina del Lavoro Integrata (in cui è stato applicato un protocollo studiato ad hoc per il caso di Giuseppe che prevedeva l’utilizzo di tecniche ben note associate a metodiche sperimentali) ho potuto notare che i picchi ipertensivi del lavoratore non si verificavano durante tutti i passaggi narrativi ad elevato impatto emotivo, ma solo in quelli che avevano in comune un significato legato al concetto di responsabilità. Questo mi ha permesso di rimodulare anche le interviste condotte con i suoi colleghi e coi capireparto. Dall’analisi dei flussi informativi aziendali (il flusso informativo aziendale è l’insieme di tutte le notizie, informazioni e i messaggi trasmessi in ambito aziendale sia scritte che orali, di natura formale o informale) sono emerse carenze nelle diverse fasi (decontestualizzazione, codificazione, trasmissione, decodificazione e contestualizzazione). Inoltre è emerso che l’aumento della robotizzazione avviato dall’azienda nell’ultimo decennio aveva portato, da un lato, ad una notevole diminuzione del carico di lavoro fisico ma, dall’altro, ad un paradossale aumento delle sollecitazioni psicologiche su quasi tutti i lavoratori. L’elevata anzianità aziendale media ha permesso, attraverso le cartelle cliniche dei lavoratori, di costruire una mappa pressoria che ha mostrato un trend in aumento non giustificato solo dall’aumento dell’anzianità anagrafica. Infatti, i valori registrati in cartella dal mio predecessore, hanno mostrato un picco nel numero di rilevazioni borderline verificatosi nel primo anno di introduzione della robotica. Durante la mia indagine sui lavoratori ipertesi, una buona percentuale ha riportato preoccupazioni riguardo a eventuali danni a macchinari così costosi. Un piccolo particolare che ritengo essere di cruciale importanza, nel prossimo post vedremo il perché.